Su Critica Impura la riedizione degli articoli apparsi nella mia rubrica “Metalogie”, durata un anno e mezzo su Midnight Magazine, la quale fondeva filosofia estetica, critica letteraria e attualità.
Il primo articolo: “La funzione sociale ultracontemporanea della poesia: Io, Tu, (n)Esso”.
Buona lettura.
Nancy Bell Scott, “Page 132”, asemic writing
Di SONIA CAPOROSSI *
Le fonti si confondono col fiume i fiumi con l’Oceano i venti del Cielo sempre in dolci moti si uniscono niente al mondo è celibe e tutto per divina legge in una forza si incontra e si confonde. Perché non io con te?
P. B. Shelley, La filosofia dell’amore
[…] amare questo vivido essere impermeabile. avere cura della sua meraviglia e della sua ferocia. non esiste che questo sulla terra.
M. G. Calandrone, Il bene morale
Si fa ancora oggi un gran dibattito sulla funzione sociale della poesia: spesso, all’interno del dualismo inconsistente tra poesia lirica e poesia di ricerca, la prima viene vituperata come esempio di individualismo fuori dal mondo perché legata ancora all’Io e all’espressione di emozioni. Vorrei contribuire filosoficamente a sfatare questo mito, come mio solito, prendendola un po’ alla lontana, attraverso una modalità di ragionamento…
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